lunedì 6 novembre 2006

RESPONSABILITA' e SPENSIERATEZZA

La città alle sette del mattino si muove strana.
La gente ha fretta, si siedono da soli in metro,
alla gente girano le palle velocemente alle sette del mattino.
Io non lo so.
Se vedo la città e la gente alle sette del mattino..
sto tornando da una festa,
e sempre spero di non aver perso le chiavi di casa.

Quindi ,
l'idea di dover prendere un aereo alle 8e35 del mattino,
essere in aereoporto un'ora prima,
implica uscire di casa alle 7,
svegliarsi almeno alle 6e15,
e un enorme sforzo psicofisico.
Ma in questo sono brava,
la responsabilità dell'appuntamento con Ana mi sveglierà prima della sveglia.
Quindi stasera esco un po',
vado a bermi un amaro veloce e torno,
tanto i vestiti da mettere in valigia sono ancora un po' umidi,
do loro il tempo di asciugarsi.

Si fecero le 3e30,
e la nostra impavida stava ancora appoggiata all'entrata di casa,
cercando, come fosse sabato mattina, le chiavi di casa.
Quando riuscì ad entrare in camera svenne dritta sul letto senza togliersi quello che indossava.

Ore 7e35.
Ana è rimasta bloccata nel traffico della Ronda,
è impanicata,
probabilmente arriverà tardissimo,
sarebbe meglio se la Ghegu potesse prendere anche il suo biglietto,
"..scriviti il numero di prenotazione è...
e se ti chiedono il numero del documento è....
e poi ti secca se sto io vicino al finestrino?
A meno che non abbia già preso tu quel posto in tal caso da igual...."

"...ehm Ana, si ok,
adesso appena arrivo ti chiamo,
sto ..arrivando.."

Non chiedetemi come, ma
mi sono alzata dal letto in due secondi
snodato le lenzuola che mi tenevano legate le caviglie (tutta colpa degli gnomi, sempre detto io)
tolte le formiche dai capelli,
le ragnatele dagli occhi,
i calzini dalla bocca.
infilati i vestiti umidi nello zaino e via.
"Segua quella macchina per favore, veloce, signor tassista!"
Aereoporto del Prat, Terminal C,
sono le ore 08e02.
Sta per chiudere il check-in,
corri corri corri,
attenta non cadere, cazzo.
"..Perdone segnorita, perdone... ehi fermite, casso!"
mi giro e dietro di me una fila di signori,
ognuno con un mio vestito in mano,
chi le mutande, chi le calze, chi il pigiama..
ed io con un meraviglioso zaino aperto e vuoto sulle spalle.

E' il momento del PORCODIO, scusate.

Riavvolgi tutto e infilalo nella prima tasca che trovi,
e muoviti , perchè lo stai per veder decollare st'aereo demmerda.
saltando la fila fingendo nausee preparto,
(in realtà era l'ultimo Mojito che mi veniva su)
sono riuscita ad aspettare 5 minuti prima di imbarcare.
Nemmeno il tempo di un caffè e una cicca, maledetti!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Fantastica Ghegu! niente bretelle?

Anonimo ha detto...

dove stai andando?

Anonimo ha detto...

dove stiamo...facendo?

ziaghegu ha detto...

...ci mancavano solo le bretelle...hihihi
stiamo facendo cose

Anonimo ha detto...

MitticaMiche!!! accesso davanti allo smoke, ci si vede lì tra 8 mesi sùxgiù!!!! me raccomando, il cuscino gonfiabile anca par mi!!!

Anonimo ha detto...

Sono le sette del mattino, le mie chiavi perse, brillate per sempre. Campanello: ghegu apri so io.