lunedì 1 ottobre 2007

Miguel .

Ho un rapporto particolare con i vecchi.
Con i vecchi in generale,
ma soprattutto con i vecchi da bar.
Mi ci trovo bene.
Probabilmente cosciente che,
con la vita che faccio,
io a vecchia non arriverò,
mi relaziono con il vecchio da bancone
con un'agilità che non dimostro con i giovini.

Non so bene che ore fossero,
ma avevamo di gran lunga superato le 5,
non posso dire se fuori fosse giorno,
ma uscendo ho sentito la mancanza
di un occhialone da sole.

Lui avrà avuto 85/90 anni,
la pelle rugosa e uno sguardo acceso.
probabilmente si era alzato per andare a messa,
cantare le lodi, e spararsi il grappino.
Ci guardava come se gli ricordassimo qualche amore passato,
in nessun momento dava segni di ripudio
al nostro stato alcolico,
muoveva la testa al ritmo di Rumba Catalana della peggiore,
e cosi mi sono avvicinata,
per chiedergli come si chiamava.
Miguel, credo ricordare,
e se cosi non fosse,
come sempre, quando non so INVENTO.
e io, come mi chiamavo io?
ah, come sua madre, ottimo,
e quindi ero italiana?
eh si Miguel, sono Italiana.

"io ho stato a Italia..
mucho tempo fa..
he imparato una frase..
vuole saperla signorina?" con voce tremante e
mani in modalità "vibro on".

certo Miguel, come negarle una perla di saggezza
a questo punto della serata.

"entonces, querida,
la frase diceva:
Acqua fresca,
vino puro,
figa stretta e cazzo duro."

Aveva negli occhi una strana nostalgia,
probabilmente non beve acqua fresca
da taaaanto tempo.